Mentre scavo nel mio profondo
mistero scorgo una lancia a far da guardia ai miei sogni sospesi
È così irta sopra il mio
immaginario fatato che somiglia al indice indicante di
nuove fortune,ma chissà se così sarà
Mentre vivo dell’aridità
dell’aria e del pane avanzato dalle terre indisposte,mi chiedo chi abbia covato
in me quella spada come segno definito di guerra o di giustizia,come una
provvidenza od un’antica credenza,come la prova certa che esiste l’orrore,ma io
continuo a mangiare
Così giace qui la spada,il
simbolo fallico per definizione,per eccellenza ,ma non abbiate paura,non vi
farà del male,è solo l’apparenza,la grandezza non è come la sostanza,i denti
non sono le mani e la sua forza è nulla davanti a gli occhi ingenui dell’amore
puro,quindi io continuerò a camminare e
sguainerò solo la forza del mio volere,solo la forza del mio amor illeso.