Translate

martedì 27 novembre 2012

UN SOGNO


Un sogno sarebbe svegliarsi domattina e non
trovare più le tue tracce sul cuscino
Indice di nuovi sogni,di altri pensieri

appoggiati su di te,ma il loro peso schiaccia

me
Ogni volta ,ogni notte ,sempre di più,fino a

farmi diventare invisibile

 

Un sogno sarebbe credere che non ci sia male in quello che fai
Credere che sei un serpente il cui veleno è stato negato per l’eternità per colpa di
Chissà quale sortilegio,crederti innocente

davanti alle tue colpe e fingermi colpevole di ingenuità o regalare la colpa al fato, che lontano se ne sta dalle nostre mani tese verso i perché e tutte le domande

 

Un sogno sarebbe dimenticare ogni volta che la testa si è chinata per far si che la tua si alzasse e mi guardasse di nuovo
Ma il sole acceca con la sua luce e tu non vuoi vedere,ti rifugi nell’oscurità per fuggire al calore, come se quello stesso calore ti bruciasse nella pelle e nel cuore

 

Come vorrei estirpare ogni tuo ricordo come si fa con un tumore maligno dentro a un organo ormai malato, il mio cuore avvelenato dalla tua malignità diventerà cibo per carogne per colpa tua, eppur nessuna colpa pervade dal tuo viso immobile,anzi quasi si mostra ridente ,come la stupidità

 

Continua a ridere ,pagliaccio insolente, nelle
mie difficoltà però vedo la tua disgrazia
e mai sarà grande come quella che adesso

dimora in me, il tarlo della rabbia e del

disprezzo,il dolore ed il rimorso, lo scandalo

ed il ribrezzo non saranno niente in confronto

alla tua rovina

 

Un giorno incontrerai nella tua strada
scoscesa un intralcio di cui non ti potrai
disfare, il dolore che ferisce l’orgoglio,il
sentimento e il cuore già screziato che hai
E a niente ti servirà fuggire od ingannare,

piuttosto occorrerà una croce con sotto tanta

terra da poterti soffocare ogni speranza ed

ogni clamore , ormai assopito in un sogno

infinito.

giovedì 15 novembre 2012

mercoledì 14 novembre 2012

YIRUMA_ spring time



----------------------------
 
Buona lettura
questo bel brano vi accompagnerà
 
 
Pandora.

IN VIAGGIO


Su per le colline,per le valli imbiancate dal
tempo ,dal grigio freddo dell’inverno che le
scalerà

 
Giù nelle pianure,nelle distese a vista

sull’orizzonte dorato,nella luce infuocata e

nell’ombra ambrata ,sotto l’albero della dolce

attesa

 

Siamo in viaggio,in movimento,alla ricerca
del tempo che a noi è stato donato ma poi
perduto ,dietro fragili tormenti così forti da
farci fermare dentro un dubbio e intrappolarci
 in una apparente morte,in un sonno che
appare veglia agli occhi di chi ci scruta

 

Siamo poveri di ricchezza ma non di
libertà,voliamo ,ci ribelliamo al nostro primo
padrone, il tempo che ci ha reso schiavi presto
mai più ci nuocerà,siamo in viaggio e il nostro
passo mai si fermerà

 

In una danza infinita, in un cammino eterno
ove la fine non sopraggiunge alla vista
Noi voliamo verso l’orizzonte ,sorridente e

promettitore di speranze per noi ,deboli

umani che con il nostro passo scandiamo la

voce dei popoli

 


In viaggio,per mare e per terra ,noi non ci
fermeremo,non faremo la guerra,non ci
odieremo a vicenda,esprimeremo i nostri
bisogni,i nostri sogni con la voce più potente
che dal basso dei nostri corpi giungerà come
turbine ,come tempesta ,come tuono
impetuoso che squarcia l’oscurità .

sabato 3 novembre 2012

LA VETTA




Respiro l’aria,essa entra nelle ossa,nei pensieri,annullando tutto intorno a se

Vedo il cielo caduto addosso a me,ammiro il vuoto sotto il mio passo attento, ma non provo paura,solo freddo gelido ed aria in questo spazio immenso


Nessuna paura,come quando vivi a un passo dal baratro ma sei bendato
Non avverti il pericolo perché immerso in un meccanismo più grande di te
Come quando nella notte le stelle ti cullano e poi d’un tratto ti senti solo e piccolo
Sempre in cerca di qualcosa che ti faccia stare vivo


Avverto il silenzio intorno a me e il ronzio del mio cuore che formula parole incomprensibili, come farfalle intrappolate in uno scrigno trasparente ,dove si scorge il sole ma non ne si avverte il calore,così io non comprendo il suo parlare,non avverto il suo rumore perché non può urlare


Dopo tanto respirare giungo alla vetta, il mio volere si annulla ,come se non desiderassi altro che restare li a mirare il mondo dall’alto,dall’ apice dell’universo , come sostare su una nuvola e addormentarsi in eterno


Adesso devo tornare, ma la vetta che adesso ho raggiunta resterà per sempre nei miei pensieri più lieti,non mi sentirò più solo nelle notti perché ho raggiunto l’infinito.