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mercoledì 19 settembre 2012

CARILLON


Gira come il mondo il carillon,seduto su un davanzale coperto di polvere di stelle,

giace  al sole dell’infanzia che corre incontro alla vita fatata, accompagnata dalle sue note intonate e le tante giornate  ferme a riposare prima che una mano lo risvegli  e gli ridia forza per continuare a suonare,a cantare la sua  canzone

 

Non esiste errore nella sua esecuzione,una moltitudine perfetta di armonie e note che volano in un pentagramma immaginario,fatto di stelle e fili di seta tenuti uniti dal suono e dalla magia dell’incanto che ne scaturisce il sol udirne il rumore,la sua vita è così lieve e dedita all’amore ,fermarsi mai non vuole,vuol seguitare a cantare fino  a quando la creatura si sarà fatta uomo ed allora non avrà più luce sul suo davanzale impolverato,perché ormai avrà dimenticato il suo splendore,avrà ascoltato il rumore di note argute e stonate assuefandosi ad esse,perdonando errori su errori,assaporando le note stonate della vita imperfetta

 

Non gira il carillon,adesso è fermo ,chiuso come un pugno pronto a sbattere sul tavolo o contro un muro,ha smesso di cantare la sua melodia intonata,ormai è vecchio e dimenticato da nuovi macchinari della nuova infanzia,il bimbo ascolterà altre melodie da occhi e corpi di colorati esseri appesi ad un fittizio cielo stellato,ma quelle non sono le sue stelle,quelle sono luci bugiarde di un era illuminata da cattivi padroni,ma l’esistenza continua a continuare mentre la polvere ricopre anche l’ultimo strato del suo scrigno abbandonato.

 

 

 

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